Sala del commiato ed edificio dedicato ai credenti di tutte le religioni ed i non credenti a Morciano di Romagna Una soluzione di civiltà

Sala del commiato ed edificio dedicato ai credenti di tutte le religioni ed i non credenti a Morciano di Romagna Una soluzione di civiltà

Il consiglio Cumunale di Morciano di Romagna nella seduta del 1° settembre 2008 con 3 astenuti ha adottato il piano particolareggiato per l’utilizzo delle aree a fronte della Via panoramica/Parco Bigi per la realizzazione di una nuova Chiesa e dei relativi servizi per la pastorale, la formazione, le attività ricreative e del verde attrezzato.

Il piano prevede un ampliamento del Parco Bigi per oltre 22.000 mq, aree verdi competenza parrocchiale pari a circa 7000 mq, parcheggi per oltre 4000 mq e la realizzazione di circa 2200 mq tra edificio ecclesiastico e relativi servizi. Il piano è stato depositato per la libera consultazione dei cittadini presso l’Ufficio di Edilizia Privata, i quali possono proporre al Comune stesso eventuali osservazioni e proposte entro e non oltre il 29 novembre 2008.

La nuova Chiesa cattolica sarà la terza nel territorio di un Comune geograficamente piccolo di solo 5,3 Kmq e con i suoi quasi 7.000 abitanti tra i più sovrapopolati della Provincia.

A Morciano ed in tutta l’area Valconca, migliaia di cittadini credenti di altre religioni cristiane, o dei credenti di religioni non cristiane, o i non credenti in alcuna religione non dispongono di una sala per le loro funzioni religiose o più in generale una “Sala del Commiato”.

La “Sala del Commiato” è un luogo per celebrare in forma secolare o religiosa le esequie dei defunti non credenti in religione cristiana cattolica, e che non siano dotate di proprie strutture sul territorio.

E’ risaputo come sia praticamente impossibile trovare nella Vallata della Conca ed in tutta la provincia di Rimini una decorosa alternativa a piazzali, slarghi (spesso in condizioni climatiche e di traffico avversi), gelide camere mortuarie, dove parenti e amici possono riunirsi per onorare il defunto in modo dignitoso e rendergli un estremo saluto, sereno e coerente, con le sue inclinazioni spirituali.

L’individuazione e la concreta realizzazione di uno spazio pubblico, non residuale, adatto a queste funzioni deve corrispondere ad alcune caratteristiche minime.

Cioè essere un luogo sufficientemente ampio, sobrio, accogliente, possibilmente in forma rotonda da abbracciare tutti i credi, facilmente raggiungibile anche da altre località della provincia e funzionale per una ricorrenza religiosa o cerimonia funeraria che può prevedere anche alcuni saluti di commiato, l’ascolto di musica e letture di brani letterali amati dal defunto.

Un posto da gestirsi senza preclusione alcuna, che sarà un segno di civiltà e di rispetto verso la dignità della persona scomparsa ed i suoi convincimenti ontologici.

L’esigenza di disporre di un tale sala, lo sentono anche i musulmani residenti a Morciano di Romagna. Infatti, i musulmani presenti in Italia provengono da 40 nazioni e 70 scuole teologiche diverse. Occore dunque avere un centro “Sala” di aggregazione culturale, religioso e sociale anche nella Vallata della Conca.

La costituzione italiana, agli articoli 2 e 3 riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali, “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”. Quindi mi sembra logico, visto che a Morciano di Romagna vivono tante famiglie musulmane, di altre religioni e non credenti, avere a disposizione un centro dove tutti possono sviluppare la loro formazione sociale e personale, riunirsi, trascorrere momenti felici e svolgere i loro adempimenti religiosi e perché no anche le festività nazionali in comunità. Oppure, dove parenti e amici possono riunirsi per onorare il defunto in modo dignitoso e rendergli un estremo saluto, sereno e coerente, con le sue inclinazioni spirituali.

Se questa Sala di tutte le religioni e credi venisse progettato e costruito nel nuovo complesso religioso di Morciano di Romagna; ideato come un polo di attrazione non solo a carattere religioso ma anche culturale e multietnico, sarà un segno di civiltà della comunità morcianese.

Esso potrebbe attirare centinaia di famiglie laiche musulmane e miste (cattolico-musulmane), che attualmente non frequentano le moschee presenti in Italia, perché spesso sono unicamente luoghi di preghiera.

Nella Repubblica di San Marino, nel centro storico, esiste già un edificio sacro aperto a tutte le religioni.

Io rimango fedele ai valori fondanti dello Stato Unitario Risorgimentale e la Repubblica Italiana nata dalla Resistenza e fondata sul Lavoro, basati su una pluralità  di idee e di religioni e quindi anche al rispetto di ogni approccio individuale alla morte. Pertanto partecipo convinto alla promozione di un movimento di opinione che agevoli anche a Morciano di Romagna e nella provincia di Rimini, come in molte città italiane, il superamento di alcuni canoni culturali che possono condizionare la realizzazione di un’opera che è, essa stessa, espressione civile e onorevole di libertà ed eguaglianza fra tutti i cittadini.

E confido di contribuire a trovare su questi principi, una larga pluralità di consensi nella Cittadinanza e nel gruppo Consiliare.

 

Morciano di Romagna, 5 dicembre 2008. © Hossein – Fayaz

(* Pubblicato nel numero di dicembre 2008 de L’Ape del Conca)

 

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