Democrazia Partecipativa a Morciano di Romagna
Ai privati la concessione di cinque
condomini in cambio della costruzione della nuova scuola media
LA LETTERA
- Prima delle elezioni comunali del 6/7 giugno 2009, in qualità del referente
del Comitato per i Diritti del Cittadino ai tre candidati a sindaco del nostro
Comune, ponevo venti domande, alcune in neretto di notevole importanza per i
cittadini di Morciano. Tra queste “Quanto è l’esatto ammontare del debito
pubblico e pro capite dei cittadini di Morciano ereditati dall’amministrazione
Ciotti?”.
Dopo alcuni giorni proprio alla vigilia delle elezioni, l’amministrazione
uscente di centrodestra di Giorgio Ciotti, pubblicava il bilancio comunale al
31 dicembre 2008, dalla quale risultava che il Comune non aveva alcun debito,
anzi vantava di avere un attivo di 148.000 euro in cassa.
Durante due affollate assemblee cittadine che si sono svolte lo scorso 28
luglio, nel cortile dell’ex Scuola Media, e il 31 luglio nella piazza Verdi,
di fronte alla Pizzeria da Filippo, il neoeletto sindaco Claudio Batazza, il
suo vice, Stefano Dradi, accompagnati da tutti i consiglieri della giunta
Battazza ed i dirigenti comunali della Ragioneria e Lavori pubblici, hanno
avuto il modo di spiegare, la situazione economica e le eredità più spinose
lasciate dall’amministrazione Ciotti. Evento da sé senza precedenti durante
gli ultimi dieci anni.
Così, inizia una nuova era della democrazia partecipativa dei cittadini, nella
gestione dell’amministrazione locale. I cittadini di Morciano partecipando
massicciamente, agli incontri, hanno dimostrato il loro alto senso civico e la
voglia di essere informati sulla gestione del Comune. Gli amministratori
comunali possono e devono chiedere direttamente ai cittadini il loro parere
sulle decisioni da prendere. I cittadini possono e devono esporrete i loro
problemi e le proposte di soluzioni, ed infine i consiglieri delle opposizioni
devono costantemente svolgere il loro compito di vigilanza e presentare
proposte costruttive.
Stefano Dradi, vice sindaco e assessore al Bilancio della nuova
amministrazione, il 6 luglio in un’accurata lettera aperta ai morcianesi,
spiegava in poche parole che: “Il Comune non aveva un soldo in cassa per le
spese correnti ed i debiti lasciati dall’amministrazione Ciotti, ammontavano a
7.099.600 euro senza considerare la delibera della giunta comunale del 27
maggio 2009, con la quale assumeva l’impegno di pagare la somma di 1.778.400
euro, quota dovuta per la costruzione del nuovo ponte sul Conca, una decisione
assunta contro il parere negativo della ragioneria del Comune. Ora i
morcianesi sanno, salvo ulteriori sorprese, che il loro debito pro capite,
lasciato in eredità da Giorgio Ciotti, è complessivamente di 8.878.000 euro e
quindi di 1.325 euro per ogni abitante”.
Sono intervenuti i consiglieri delle opposizioni Mario Garattoni e Filippo
Gennari, gli esponenti del Comitato/Associazione Morciano in Comune, Giuseppe
Del Magno e Fabio Bartolini, segretario di zona del sindacato dei pensionati
aderenti alla Cgil, Franco Ciuffoli del Pd, un cittadino del quartiere
Montaldosso ed il sottoscritto.
Dal contenuto degli interventi e gli applausi appassionati dei partecipanti
alle assemblee, sono emersi chiaramente, la volontà dei cittadini di Morciano
di voltare pagina e seguire un nuovo modo di fare politica. Salvaguardare
sempre gli interessi generali della comunità e la qualità della vita dei
cittadini, piuttosto che gli interessi particolari delle imprese del mattone.
É emerso un netto rifiuto verso la privatizzazione e la cementificazione
abnorme dell’area della vecchia scuola media e la zona verde del Montaldosso a
ridosso della Piazza Verdi.
Sulla conversione del Pastificio Ghigi ad un centro commerciale-direzionale,
abitazioni ed uffici la cittadinanza ha espresso la sua netta contrarietà. Gli
amministratori Battazza e Dradi hanno cercato di spiegare le difficoltà del
rifiuto del contratto già stipulato tra la passata amministrazione e l’impresa
edile. I cittadini hanno argomentato le ragioni della loro contrarietà a
questo progetto edilizio nel cuore di Morciano. Gli amministratori si sono
impegnati a rivedere tutto ed ottenere al meno 3.000 Mq. dall’impresa edile a
costo zero, per gli spazi destinati ad utilità collettiva dei cittadini. I
cittadini hanno chiesto agli amministratori locali d’indire altri incontri
sull’argomento e loro hanno promesso di rivederci presto.
Una delle ragioni argomentate dai cittadini al rifiuto netto delle nuove
cementificazioni del territorio comunale è il sovra affollamento degli
abitanti.
La popolazione italiana in questi ultimi dieci anni aveva una crescita annua
sotto zero o eguale a zero, quella del Comune di Morciano ha raggiunto la
quota dell’1,67%. Infatti, secondo i dati pubblicati dall’Istat, la
popolazione residente di Morciano di Romagna dal primo gennaio 2002, da 5.996
abitanti con un aumento dell’11,69% in sette anni, raggiungeva al 31 dicembre
2008 la quota di 6.697 abitanti, in 2.712 famiglie, di cui 506 residenti, il
7,56% erano stranieri.
I 1.325 Euro di debito per ogni abitante, lasciati in eredità da Ciotti,
possono essere saldati con un mutuo decennale, ed un aggravio annuale
compreso, gli interessi passivi di circa 138 euro in media per ciascun
morcianese. In questo modo riusciremo a non aggravare maggiormente il nostro
centro del traffico, dell’inquinamento e della mancanza di parcheggi. Questa
proposta può essere argomento di dialogo tra i cittadini e l’amministrazione e
non deve essere scartata a priori.
Morciano di Romagna, 3 agosto 2009,
©
Hossein Fayaz
(* Pubblicato nel numero di agosto 2009 de La Piazza della Provincia, a pagina 35)